Fidia, Federazione Italiana dei Dirigenti Assicurativi, vicina ai lavoratori di Eurovita. Lo scorso 19 aprile i rappresentanti della Federazione hanno infatti incontrato Alessandro Santoliquido, Commissario straordinario della società di assicurazioni finita in amministrazione straordinaria, manifestando le preoccupazioni dei dirigenti del gruppo sulla nota vicenda che da qualche mese riempie le pagine dei giornali finanziari e di settore, evidenziando timori di ricadute occupazionali e di ripercussioni sull’immagine di affidabilità e solidità che il mercato Vita domestico ha conquistato negli ultimi 40 anni.
Il Commissario non ha potuto che ribadire quanto già a conoscenza, ovvero che il suo operato, nel rispetto del mandato ricevuto, è volto a trovare una soluzione nell’interesse della Compagnia, degli assicurati e , conseguentemente dei dipendenti. FIDIA ha chiesto la disponibilità di Santoliquido a condividere le informazioni sui futuri sviluppi della vicenda che possono impattare sulla tenuta occupazionale della Compagnia.
Meeting saltato
Nel frattempo è saltato l’incontro al Mef fissato per il 20 aprile per discutere e programmare il salvataggio di Eurovita che vede coinvolte le principali banche distributrici (Sparkasse, Banca Fineco, Credem e Banca Fideuram) e i cinque principali gruppi assicurativi del mercato ( Poste Italiane, Intesa Sanpaolo, Generali, Unipol e Allianz).
Secondo quanto è emerso, sarebbe ora allo studio una nuova data per fissare quello che dovrebbe essere il meeting definitivo durante il quale verrebbe illustrato un piano già sostanzialmente operativo che abbia il placet, oltre che delle istituzioni anche di tutti i soggetti più coinvolti: le banche collocatrici chiamate a garantire sui riscatti (anche attraverso un bond convertibile di circa 1,2 miliardi, stando a indiscrezioni) e le cinque compagnie assicuratrici che dovrebbero rilevare i rami d’azienda della compagnia destinata, così, a essere spacchettata. La soluzione dovrebbe essere comunque trovata entro la fine di giugno, quando scadrà anche il secondo provvedimento IVASS per il congelamento dei riscatti. Occorre però tener presente che ove non fosse raggiunto alcun accordo entro quel termine, l’amministrazione straordinaria potrà essere prorogata.