ASSICURAZIONI, LA GRANDE SFIDA 

Per il mercato assicurativo italiano, e non solo, è tempo di cambiare. A dirlo sono i risultati di un una ricerca fatta da Accenture dalla quale emerge che i player assicurativi si trovano davanti a un’importante sfida per rispondere ai crescenti bisogni dei clienti e, dunque, per continuare a crescere e a restare competitivi. Questi ultimi infatti risultano non solo insoddisfatti ma non comprendono nemmeno il valore dei prodotti assicurativi. Basti dire che su 1. 600 contraenti di polizze, 1 su 3 dimostra distanza nei confronti delle Compagnie e non sente il bisogno di acquistare una polizza. Percezione causata in parte da un disallineamento comunicativo, visto che il 45% degli assicurati dice di non capire il contenuto dei prodotti assicurativi. E in parte dal fatto che i consumatori nelle polizze ricercano caratteristiche non ancora pienamente offerte dai player tradizionali, come velocità ed efficienza, flessibilità, personalizzazione, semplicità, omnicanalità e servizi.

Per rispondere a queste necessità dei clienti, alcuni player provenienti da altri settori e dall’insurtech stanno entrando nel mercato proponendo offerte innovative che targettizzano nuovi rischi e soddisfano nuovi comportamenti d’acquisto.

Al contempo, le principali Compagnie assicurative internazionali, si stanno muovendo verso una graduale trasformazione coprendo nuovi rischi e target, creando modelli di distribuzione omnicanale per i nuovi paradigmi di consumo ed evolvendo la macchina operativa.

Ci vuole un nuovo modello di business

Ma in un contesto di mercato in continua evoluzione, che presenta ancora opportunità da sfruttare, quello che le Compagnie assicurative devono fare per evolvere è rivedere il loro posizionamento.
Per Accenture 3 sono i pilastri che guidano la definizione di nuove value proposition, ponendosi anche alla base di nuovi modelli di distribuzione (omnicanalità, open insurance, etc.): trasformazione digitale, inclusione di coperture per nuovi rischi (new mobility, cyber security, etc.) e creazione di ecosistemi.  La trasformazione richiede anche un’ evoluzione della macchina operativa, attraverso l’utilizzo di nuove tecnologie (intelligenza artificiale, cloud, advanced analytics, etc.) e lo sviluppo di automazioni (Robotic Process Automation) al fine di migliorare i processi operativi e generare saving.

Il tutto senza dimenticare di allinearsi con i nuovi paradigmi per la valorizzazione delle risorse creando un nuovo modello organizzativo dinamico e inclusivo, con un forte focus sullo sviluppo di nuove competenze e l’implementazione di modelli di lavoro ibridi (smart-working, digital twin, etc.).

Più efficienza, risultati migliori

Questo nuovo modello di business, per i ricercatori di Accenture, genererà una serie di benefici, a cominciare dalla crescita del profitto (+20%) attraverso l’ottimizzazione dei processi interni, l’evoluzione della macchina operativa e il rafforzamento della top line.

Nello specifico, l’efficientamento della gestione sinistri, attraverso la ridefinizione di processi core e l’implementazione di iniziative innovative, insieme alla creazione di una nuova esperienza cliente, potrà generare saving fino al 5% dei costi di liquidazione e fino a 20% dei costi operativi. Ulteriori ottimizzazioni dei processi della “macchina operativa” daranno la possibilità di limitare i costi amministrativi fino al 25%, grazie alla semplificazione dei processi attraverso l’implementazione di automazioni e AI anche in ambiti come underwriting, finance & accounting e customer operations.

Queste iniziative, in concomitanza con azioni sulla top line attraverso l’ampliamento dell’offerta, in particolare in ambito No-Motor, potranno generare fino a 20% di profitti aggiuntivi.

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