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Sono 4 i fattori che influenzeranno il mercato del lavoro nei prossimi 5 anni: innovazione tecnologica (soprattutto IA e automazione), frammentazione geoeconomica (costo della vita, crescita lenta, tensioni geopolitiche), incertezza economica e transizioni green e demografica (invecchiamento nei paesi ricchi e aumento della forza lavoro in quelli poveri). A dirlo è stato Il The Future of Jobs Report 2025 firmato dal World Economic Forum.
78 milioni di posti di lavoro entro 2030
Questi trend, analizzati attraverso le opinioni di oltre 1000 aziende globali, porteranno a una crescita netta di 78 milioni di posti di lavoro entro il 2030, con la creazione di 170 milioni di nuove figure professionali a fronte della perdita di 92 milioni di quelle esistenti.
Professioni che salgono e quelle che scendono
La tecnologia guiderà la crescita di ruoli specializzati (big data, AI, fintech), e quelle legate alla sicurezza, complice l’acuirsi delle tensioni geopolitiche e dei rischi legati alla cybersecurity (security management specialists e information security analyst). In salita anche le professioni legate alla sostenibilità (autonomousand electric vehicle specialists e ingegneri ambientali o nel campo delle energie rinnovabili). Contemporaneamente, però, assisteremo al declino di mansioni meno qualificate.
L’adattamento climatico e la transizione verde creeranno un saldo positivo di 9 milioni di posti, mentre la frammentazione geoeconomica 5 milioni (soprattutto in logistica e sicurezza). La tecnologia avrà un impatto più complesso, con una crescita netta stimata di 7 milioni di posti, ma con una significativa sostituzione di compiti umani da parte di robot e automazione. Si prevede un passaggio da una ripartizione attuale del 47% di compiti svolti da persone, 22% da tecnologia e 30% in combinazione, a una divisione equa entro il 2030.
Il rapporto sottolinea l’importanza di uno sviluppo tecnologico che promuova la collaborazione uomo-macchina e la necessità di investire in riqualificazione (reskilling e upskilling) per preparare i lavoratori alle nuove competenze richieste.