L’INTELLIGENZA ARTIFICIALE NON CI RUBERA’ IL LAVORO

Un mercato in continua crescita quello dell’IA che, stando alle proiezioni, è desinato a toccare i 1.811,8 miliardi di dollari entro il 2030 a livello globale. Un trend che ha un impatto notevole sul mercato del lavoro a livello di occupazione. “In questo momento, infatti, stiamo assistendo a una significativa scarsità di candidati qualificati per occupare tutte le posizioni vacanti nel settore dell’intelligenza artificiale”, ha spiegato Riccardo Spada, Executive Manager di PageGroup. “Basti pensare che entro il 2025, in tutto il mondo, si prevedono circa 100 milioni di nuovi posti di lavoro legati proprio a questo ambito che, attraverso l’aggiornamento costante delle competenze, dovranno necessariamente essere coperti affinché le aziende non subiscano una perdita di vantaggio competitivo all’interno del proprio settore”. Le posizioni più ricercate oggi sono soprattutto di Machine Learning Engineer, Data Scientist, AI Researcher, AI Engineer e AI Architect, ma il settore è in continua evoluzione ed offre notevoli opportunità di carriera e di guadagno, anche per i candidati più giovani.

I robot non sono nostri competitor sul lavoro

Ma è importante chiarire che i robot non saranno mai nostri competitor in azienda, nonostante il 38% delle persone si aspetti che l’intelligenza artificiale elimini completamente alcuni posti di lavoro nei prossimi tre anni. Una visione apocalittica completamente priva di fondamento. Certo, non possiamo negare che alcuni lavori (soprattutto quelli più di routine e ripetitivi), potranno essere automatizzati grazie all’apporto della tecnologia e dell’intelligenza artificiale, ma nessuna macchina potrà mai sostituire completamente l’uomo che – grazie alla sua creatività, problem solving e pensiero critico – continuerà a essere essenziale. 

Fondamentale, però, sarà capire come l’IA impatterà sul nostro lavoro, come modificherà il senso della nostra professione, in modo da acquisire le competenze necessarie per imparare a lavorare con i computer e trasformare questo in un’ importante occasione di crescita professionale.

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