SE IL CHANGE MANAGEMENT NON FUNZIONA  

Oggi la maggior parte delle imprese sono alle prese con progetti di trasformazione aziendale con l’obiettivo di strutturarsi al meglio per affrontare le nuove sfide dei mercati. Peccato che, stando a una ricerca condotta nel 2022 da Boston Consulting Group su un campione di circa mille aziende, questi si siano rivelati più difficoltosi e onerosi del previsto e in più abbiano visto una partecipazione dei leader sempre più bassa.

Tra i temi finiti sotto la lente di ingrandimento degli analisti di Bcg ci sono l’impatto esercitato dai trend legati all’adozione delle tecnologie di intelligenza artificiale; la sostenibilità ambientale; il lavoro ibrido. Tutti campi strategici per il futuro delle imprese che però hanno messo a nudo le loro debolezze, tanto che solo il 52% delle aziende più orientate alla trasformazione ha affermato di avere le capacità di rispondere alle sollecitazioni citate sopra. In più lo studio ha evidenziato che i costi di questi progetti di change management hanno superato le aspettative del 31% (rispetto al 15% di due anni prima), mentre i ritardi nel processo di trasformazione sono addirittura triplicati, passando dal 19% al 69%. E anche in termini di valore realizzato i numeri sono peggiorati in modo significativo, scendendo dal 73% al 45%.

Manager poco coinvolti

Il dato più preoccupante, però, è quello che riguarda il coinvolgimento dei leader, che ha registrato una costante flessione rispetto alle aspettative, passando dal 53%  del 2020 al 45% del 2021 per arrivare al 38% dello scorso anno. Dati che stridono soprattutto se rapportati a quelli che misurano la partecipazione dei dipendenti ai progetti di business transformation, calcolati al 64% nel 2020 e di fatto rimasti stabili nei 24 mesi successivi (59% nel 2021 e 60% nel 2022).

Un trend che fa pensare, e molto, anche perché per un processo di trasformazione di successo la partecipazione del management è fondamentale. Spetta infatti ai leader guidare gli sforzi di cambiamento su larga scala; essere da esempio per gli altri e sostenere i dipendenti nell’incorporare i cambiamenti apportati dalla trasformazione. Quando i manager non rispettano questo mandato, il resto dei lavoratori si preoccupa meno e le trasformazioni producono risultati insoddisfacenti.

Secondo i consulenti di BCG lavorare sul coinvolgimento dei leader è, quindi, l’aspetto sul quale le aziende si dovrebbero concentrare maggiormente perché, quando i fenomeni di turbolenza diventano strutturali  “è ancora più rilevante avviare processi trasformativi che rendano resilienti le imprese, sia per cogliere nuove opportunità che per resistere alle variazioni repentine di domanda e offerta”, ha detto al Sole24ore Giuseppe Farinacci, Partner e Director di BCG.

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