Cari Colleghi

Vi segnalo che il 25 settembre scorso è stato avviato alla Commissione Lavoro della Camera l’esame del Ddl (D’Uva-Molinari) sul ricalcolo dei trattamenti pensionistici superiori a 4.500 euro – cd “pensioni d’oro”.

Ho già avutomodo di evidenziare come tale provvedimento impatti considerevolmente sui diritti dei manager (quelli già in pensione e quelli che vi andranno), impropriamente considerati “pensionati d’oro” piuttosto che “contributori d’oro.

Il contenuto del provvedimento esprime forti criticità connesse sia con il legittimo affidamento nella certezza del diritto, quale elemento fondante dell’ordinamento giuridico, sia per l’esiguità del risultato che ne deriverebbe. Basti pensare che i pensionati che percepiscono un trattamento superiore ai 4.500 euro sono circa 50.000 pari allo 0,3 % del totale dei pensionati.

FIDIA e tutte le Federazioni aderenti a CIDA hanno ben realizzato i pericoli che si vanno delineando in capo ai propri dirigenti, in pensione e non, e non intendono restare inerti di fronte ad iniziative che rappresentano un vero e proprio sopruso.
A questo fine il Presidente CIDA Giorgio Ambrogioni ha consegnato oggi la nota qui allegata alla Commissione Lavoro della Camera in sede di audizione sulla proposta di legge D’Uva – Molinari.

Vi invito a leggerla con attenzione e a divulgarla, per quanto vi sia possibile, a tutti i dirigenti, in servizio e in quiescenza.

Mi faccio carico sin d’ora di tenervi informati sugli sviluppi. Cari saluti

Presidente FIDIA

Gianfranco Bennati

Roma, 9 ottobre 2018

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