ASSICURAZIONI, CAMBIARE PASSO PER ATTRARRE GIOVANI TALENTI

Diverse sono le sfide che in questo periodo stanno mettendo alla prova il settore assicurativo. Una di queste è senza dubbio quella di riuscire ad attrarre giovani talenti digitali per gestire al meglio la trasformazione Tech che il comparto sta vivendo. Ma su questo punto le Compagne assicurative hanno ancora molto su cui lavorare. A dirlo è l’ultimo report di Great Place To Work che ha rilevato in particolare 3 dati su cui le aziende del settore dovrebbero riflettere:

  1. Alta presenza di “quiet quitter”, dipendenti cioè poco motivati e propositivi, che si limitano a fare il proprio compito, senza dare un contributo significativo al business dell’azienda. La percentuale di queste persone nelle società di assicurazione è di 7 punti superiore a quella presente nel settore Digital e di 8 rispetto a quella dell’ Information Technology.
  2. Bassa collaborazione tra le persone in azienda, prerequisito fondamentale per qualsiasi cambiamento o trasformazione di strumenti, processi e business. Anche in questo caso troviamo distanze superiori ai 10 punti rispetto ai settori Digital e ICT, con una performance non particolarmente positiva delle Assicurazioni dal punto di vista della collaborazione interna.
  3. Poca predisposizione al cambiamento. L’analisi fatta da Great Place To Work ha analizzato l’Innovation Velocity Ratio, ovvero il livello di quanto la popolazione di un’azienda è pronta al cambiamento, trovando che le Compagnie assicurative si posizionano mediamente al livello 1 “friction”, nel quale troviamo  un rapporto di 3 a 2 tra chi è positivo verso il cambiamento e ne è promotore e chi invece è resistente. Questo significa avere zavorra importante che rallenta e affatica la loro evoluzione. I settori Digital e ICT si trovano nel livello 2 “functional”, con un rapporto di 5 a 2 (o leggermente superiore) tra promotori e persone resistenti, con una minore resistenza al cambiamento.

Serve un cambiamento culturale e organizzativo

Tre dati significativi che dimostrano quanto sia importante per le imprese del settore investire sulla motivazione dei dipendenti, sulla creazione di ambienti di lavoro agili e orientati alla tecnologia, sull’ascolto dei propri collaboratori in modo da prendersi cura delle loro necessità per metterli nelle condizioni di dare il proprio meglio. Ma sarà importante anche aumentare la diversità della popolazione e del management, formare i dipendenti e creare percorsi di accompagnamento e supporto al cambiamento.

Obiettivo: adattarsi rapidamente all’evoluzione che il comparto sta vivendo, concentrando sforzi e investimenti nei campi della formazione, comunicazione, consapevolezza, in modo da creare strutture organizzative agili e reattive. Cambiamenti culturali e organizzativi che rappresentano anche una leva di attrattività per la Gen Z. Alcune ricerche, infatti, evidenziano che tra gli aspetti maggiormente valutati dai nativi digitali nella scelta di un posto di lavoro figurano il contenuto professionale del lavoro, gli stimoli e la dinamicità dell’esperienza, il percorso professionale e il purpose, lo scopo del lavoro.

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